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L'ADDA si batte costantemente per la salvaguardia dei randagi di Castellammare di Stabia e dintorni, nonchè di molte colonie feline. Sostenete la nostra opera di volontariato donando dei fondi. Un caffè o una pizza in meno fanno la differenza: basta poco per fare molto!

- CCP: 20279808
- Postepay: 4023 6005 9468 8238 intestata al presidente dell'ADDA Rosaria Boccacini (CF BCCRSR46L44C129G)

sabato 30 ottobre 2010

Nuovi metodi di donazione

L'ADDA sostiene quotidianamente più di 180 randagi su suolo stabiese. Attraverso l'impegno costante dei volontari, cuccioli ed adulti possono sperare in una vita lunga e dignitosa. Purtroppo però l'impegno e la passione non sono tutto, occorrono anche i fondi sufficienti per mandare avanti la nostra missione. In questo frangente, i sostenitori dell'ADDA che non possono svolgere volontariato diretto hanno una grande opportunità per contribuire al nostro operato. Con una donazione, infatti, è possibile assicurare un piatto di cibo in più al cagnolino in periferia o all'anziano gatto che da anni vive nel centro città. Basta un piccolo gesto per fare la differenza! Oltre al conto postale, sono stati abilitati due nuovi modi per le donazioni.

Postepay.
Ci sono due modi per ricaricare la Postepay: il primo è andare in posta fornendo il numero di carta e il nominativo dell'intestatario mentre il secondo è andare in edicola ed effettuare la ricarica fornendo esclusivamente il numero della carta.

Paypal.
Se avete un conto Paypal, la donazione è semplice e veloce! Basta visitare il sito Paypal e seguire la procedura di pagamento, inserendo l'indirizzo scelto per l'ADDA.


Per i dati necessari alla donazione, consultate la nota nella barra a destra.

Ecco le foto del degrado

Punto viveri dell'ADDA. Gli abitanti della strada si lamentano di piccole scodelle mentre sembrano ignorare la spazzatura che invade il marciapiede.

Periferia cittadina in cui i randagi devono sopravvivere.

Alcune aree della periferia sono in un totale stato di abbandono.

Alcuni randagi devono vivere in queste condizioni.

Per fortuna i volontari dell'ADDA danno loro cibo ed acqua.

Si passa ora ai boschi. Questo è un punto di rifocillamento ADDA. Come si vede, qualche vaschetta non può competere con i rifiuti che sommergono il terreno.

E' in queste condizioni che i randagi devono vivere.

C'è da chiedersi se, come asseriscono le norme comunali, siano gli animali randagi a sporcare il suolo oppure è l'uomo.


domenica 10 ottobre 2010